Mi è sempre sembrato assurdo – e ipocrita – questo culto collettivo del "rispetto per i morti", quando in realtà lo si usa solo per i morti che fa comodo chiamare in causa ad una certa parte.
Vedasi i morti ebrei vs i morti palestinesi.
Vedasi i morti ucraini europeisti vs i morti ucraini russofoni.
Vedasi i "morti di Brescia" vs i morti da reazione avversa al vaccino.
e così via...
Viviamo in una società che si indigna a comando, a seconda del tipo di morte, del morto in questione e della narrativa che lo accompagna. Ci sono morti di serie A e morti di serie B. E il metro di misura sembra essere la popolarità, la convenienza, la fedeltà alla narrazione dominante del Sistema di Potere che ci governa.
Un caso emblematico: Bergoglio e il dolore mediatico a comandoPrendiamo la morte di un personaggio come Bergoglio. Se anche solo osi dire di non provare dolore o di non sentirti coinvolto emotivamente, vieni tacciato di disumanità, eresia, cinismo.
Per molti, non mostrare "cordoglio ufficiale" equivale a un’offesa personale. Ma poi ti chiedi: dov’era tutto questo cordoglio quando moriva una ragazza di 18 anni come Camilla Canepa? Dov'è tutto questo cordoglio di fronte alla morte di migliaia di bambini nel mondo a causa delle guerre, della violenza, della mala nutrizione, delle reazioni avverse ai vaccini/farmaci, ecc?... ma soprattutto: perché certe morti dovrebbero essere più rispettate di altre?
Camilla Canepa: sacrificata nel silenzioAveva 18 anni Camilla! Ed morta dopo una sola dose di vaccino durante gli Open Day: la vaccinazione covid aperta ai giovani. Non era malata! Il Covid, per lei, sarebbe stato probabilmente poco più di un raffreddore. Eppure si è immolata "nel nome di una narrazione martellante", imposta a reti unificate:
- “Il vaccino è un atto d’amore” – Bergoglio
- “Chi non si vaccina si ammala e fa morire gli altri” – Mario Draghi
- “È l’unica arma sicura ed efficace” – Istituzioni, medici, media...
Non ha deciso davvero: ha firmato un consenso molto poco informato ed ha obbedito a un messaggio continuo, pressante, totalizzante. Ma per lei, nessun lutto nazionale. Nessuna piazza. Nessun omaggio solenne. E per chi osa parlarne, mettere in guardia i giovani e ricordare la sua fine infausta, censura e fastidio. Io stessa quando ne parlai qui su facebook ebbi mesi e mesi di censura.
Due pesi, due misureÈ facile chiedere rispetto per chi muore con una tonaca, un titolo o una benedizione istituzionale. È più difficile riconoscere la morte di chi è stato strumentalizzato, convinto, spinto e poi dimenticato.
Chi si sdegna per la mancanza di cordoglio verso Bergoglio, ma non versa una lacrima per Camilla e per i tanti giovani danneggiati da una campagna vaccinale cieca e ossessiva, non sta difendendo la dignità della morte, ma solo la narrazione che gli fa più comodo servire e di certo non è degno del mio rispetto che sono un'Anima ed una persona Viva e pensante!
La sacralità a comandoDicono che “non bisogna parlare male dei morti”. Ma allora non si dovrebbe neppure mentire ai vivi per spingerli a scelte potenzialmente fatali. Non si dovrebbe tacere su certe morti dovute a chi ha preso certe decisioni ed ha espresso certe posizioni politiche. Non sentite la puzza dell'ipocrisia davanti alle morti scomode che vengono insabbiate, occultate, censurate? Non vi indignate per quelle morti?
Il rispetto per la morte, se non è uguale per tutti, non è rispetto.
È solo propaganda travestita da commozione! Ed ai miei occhi voi non siete dissimili ai Farisei ipocriti!
Chi piange Camilla?Camilla non aveva un palazzo, un pulpito o un esercito di giornalisti a proteggerla. Aveva solo 18 anni. Aveva la sua fiducia nel mondo. E l’ha pagata con la vita. Per lei non c'è un Papa che parli. Nessun Draghi, nessun Speranza, nessun medico o giornalista professionista che chieda scusa. Nessuna istituzione che riconosca l’errore!
E chi prova a ricordarla viene zittito con la stessa violenza con cui si è imposto il silenzio su tutti i morti scomodi di questi anni.
Se davvero crediamo nel rispetto per i morti, cominciamo da chi è morto per colpa della fiducia che aveva nei politici, nei preti, nei medici, nei giornalisti, nel Sistema intero che lo ha usato e tradito, e che dopo la morte lo ha tradito ancora non trovando i responsabili di quella morte annunciata ed ancora oggi fa orecchie da mercante e dovrebbe essere frustato nella pubblica piazza per la propria codardia!
Luciana Briganti condannata più volte all'oblio dai social per avere sostenuto con convinzione e fino in fondo le mie idee.
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Gesù e gli ipocriti37-38 Dopo che ebbe finito di parlare, un Fariseo lo invitò a pranzo. Quando Gesù arrivò, si sedette subito a tavola, senza aver prima rispettato il rito di lavarsi le mani, richiesto dalla tradizione ebraica. Il Fariseo ne fu molto sorpreso.
39 Allora Gesù gli disse: «Voi Farisei vi preoccupate di lavare lʼesterno, ma allʼinterno siete sporchi, pieni di avidità e cattiveria! 40 Sciocchi! Non è stato forse Dio a fare sia lʼinterno che lʼesterno? 41 La purezza si dimostra meglio con la generosità!
42 Ma guai a voi, Farisei, che siete scrupolosi nel dare la decima, anche della più piccola parte delle vostre entrate, ma trascurate completamente la giustizia e lʼamore di Dio! Certo, è giusto dare la decima, ma non dovreste trascurare tutte le altre cose.
43 Guai a voi, Farisei! Perché vi piace occupare i posti dʼonore nelle sinagoghe ed essere riveriti da tutti, quando passate nelle piazze! 44 Guai a voi, perché siete come tombe nascoste in un prato. Chi vi passa vicino non immagina la corruzione che contenete!» 45 Allora un dottore della legge, che era lì presente, disse a Gesù: «Signore, parlando così, offendi anche la mia professione!»
46 «Sì», rispose Gesù, «guai anche a voi! Perché imponete alla gente degli obblighi talmente pesanti, che voi stessi non vi sognereste nemmeno di sfiorare con un dito! 47 Guai a voi, che costruite le tombe per i profeti che i vostri antenati hanno ucciso! 48 Assassini! Così facendo, voi dimostrate di approvare quanto fecero i vostri padri: essi assassinarono i profeti e voi completate lʼopera, costruendo le tombe per loro!
49 Questo è ciò che dice nella sua sapienza Dio: “Manderò loro dei profeti, ma essi li uccideranno e li perseguiteranno!”
50 E voi di questa generazione sarete considerati responsabili dellʼassassinio di tutti i profeti di Dio, dalla fondazione del mondo in poi: 51 dallʼuccisione di Abele fino a quella di Zaccaria, che fu assassinato fra lʼaltare e il santuario. Sì, senza ombra di dubbio, a questa gente Dio chiederà conto di tutti questi delitti!
52 Guai a voi, esperti di religione! Perché avete tolto la chiave della conoscenza. Voi stessi non siete entrati e a chi voleva entrare lʼavete impedito».
53-54 I Farisei e i dottori della legge erano furiosi. Da quel momento in poi cominciarono a bersagliarlo ferocemente con un sacco di domande; e cercavano di intrappolarlo, facendogli dire qualcosa di compromettente per cui poterlo arrestare.
Luca 11:37-54
Rimini, 23/04/25